Deludente incontro al Mise tra Gestori e Italia Petroli. Stato di agitazione e sciopero a sostegno della vertenza

INCONTRO AL MISE PER LA VERTENZA CON ITALIANA PETROLI: BENE IL RUOLO DEL MINISTERO, DELUDENTI E PRIVE DI FONDAMENTO LE RISPOSTE DELLA COMPAGNIA. FAIB, FEGICA E FIGISC VERSO LO SCIOPERO DI COLORE.

Riunione interlocutoria al Ministero dello Sviluppo Economico dove si sono incontrati, alla presenza del Direttore della Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche del Mise, dr.ssa Sara Romano, Faib Fegica e Figisc con Italiana Petroli.

L’ incontro svoltosi nell’ambito della vertenza collettiva attivata per il rinnovo degli accordi aziendali Api Ip E Totalerg Spa, ora confluiti per incorporazione nella Italiana Petroli Spa, ai sensi del D. Lgs n. 32/98, art 1 comma 6, ha registrato, in questa prima fase, le posizioni delle due controparti con il Ministero attento e propositivo nel suo ruolo di conciliatore della vertenza, come definito dalla normativa.

Faib Fegica e Figisc nei loro interventi hanno illustrato le problematicità legate alla negoziazione con Italiana Petroli, caratterizzata dalla tattica del prendere tempo e rinviare, partendo dalla contestazione di praticare contratti one to one non previsti dalla legislazione fino alle procedure di rimborso dei cali, dei buoni carburanti e più in generale della scarsa trasparenza sulle partite dare/avere che non consentono ai gestori una chiara interpretazione delle condizioni economiche alle quali si lavora.

L’azienda ha affermato di non aver mai interrotto il confronto e pur riconoscendo i problemi sollevati dalle sigle sindacali sui vari punti di contestazione, dalla corretta applicazione della contrattualistica di settore alle problematiche tecniche relative alle partite dare/avere, ha voluto rassicurare, secondo una tradizione consolidata, che dal loro punto di vista non vi erano violazioni alla normativa di settore e che al momento attuale risultavano sanate tutte le anomalie legate ai processi di fusione dei sistemi che pure erano stati molto importanti. Per la contrattualistica applicata relativamente a quello di appalto di servizio evoluto ha tenuto a precisare di ritenerlo una declinazione della gestione diretta.

Quest’ultima affermazione- come le altre del resto- è stata contesta dalle tre Federazioni che hanno ribadito che la gestione diretta è da ritenersi, dal punto di vista della normativa di settore, strettamente riservata al titolare del punto vendita o a un suo dipendente. Essendovi solo due altre possibilità di gestione del punto vendita: quello di commissione e quello di comodato tradizionale.

L’azienda pur ribadendo il proprio impegno a voler negoziare per giungere ad un Accordo di rinnovo, non è stata in grado di assumere impegni concreti, alla presenza dei funzionari del Ministero, volti a rendere finalmente trasparente la gestione economico finanziaria, a riconoscere i crediti vantati, a superare i ritardi dei pagamenti, ad abbandonare la pratica volta ad adottare forme contrattuali contestate perché difformi dal quadro normativo. Ha, invece, voluto rilanciare una proposta di rinnovo dell’intesa già bocciata in quanto non riconosce il superamento degli accordi di solidarietà. La società sembrerebbe insistere a negare un significativo aumento dei margini per i gestori e la necessità di ridurre la forchetta tra prezzi self e prezzi serviti che ha raggiunto livelli abnormi e ingiustificati.

Pur comprendendo che alla ripresa del negoziato le parti di fronte al Ministero registrassero le proprie posizioni, per le Federazioni dei gestori, alla luce delle situazione e del comportamento dell’azienda, occorre lavorare perché per il prossimo incontro si realizzino condizioni minime essenziali per il prosieguo del confronto su basi di serietà, riconoscendo lo stato di sofferenza delle gestioni e l’assoluta insufficienza degli attuali valori economici riconosciuti ai gestori a marchio oltre ovviamente a dare la disponibilità a superare forme contrattuali non contemplate dall’attuale quadro normativo di settore.

A sostegno della vertenza le Federazioni hanno confermato lo stato di agitazione chiamando i gestori di Italiana Petroli ad una ulteriore mobilitazione in vista di uno sciopero nazionale di colore.

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Giank
Giank
4 anni fa

“appalto di servizio evoluto”. Continuando così, l’unica evoluzione che avranno, sarà quella di avere gli impianti in preda alle erbacce.

anonimo
anonimo
4 anni fa

intanto x quanto riguarda i buoni a me non ha sanato niente le partite dare-avere sul portale le aggiornano quando pare loro ed il differenziale servito-area+ è vergognoso proporlo alla clientela ma…la faccia la metto io.

anonimo
anonimo
Rispondi a  anonimo
4 anni fa

comunque le intenzioni di api,meglio il pool di banche che sono dietro,sono queste quotarsi in borsa xchè il debito è sostenuto e qualche banca pensa di uscire xchè ha problemi di suo,vendersi ad un fondo,farsi comprare dalla repsol.questo spiega il xchè non da il dovuto a nessuno i contratti di solidarietà ai dipendenti il mancato pagamento degli affitti ed il mancato rimborso cali ecc.ecc. deve fare utili x essere appettibile

Rag.
Rag.
Rispondi a  anonimo
4 anni fa

Gli utili con i debiti non hanno nulla da spartire.
A meno che non fai l’ardita manovra di mettere fra i ricavi i soldi che devi ai gestori, il che si chiama falso in bilancio.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Rag.
4 anni fa

se sei con ip allora sei un loro funzionario e comunque l ha dichiarato l api che le banche hanno messo 700 milioni x l acquisto di totalerg

Rag.
Rag.
Rispondi a  anonimo
4 anni fa

Non sono con IP e non sono un funzionario. Sono uno che in un’altra vita faceva i bilanci. I debiti e i crediti non hanno nulla a che fare con gli utili che sono generati dai costi e dai ricavi. Scrivi e non sai nemmeno di cosa…

anonimo
anonimo
Rispondi a  Rag.
4 anni fa

infatti se i costi la ip non li ha :non da neanche il dovuto!ma scusa se facevi i bilanci chi te lo ha fatto fare il benzinaio.

Rag.
Rag.
Rispondi a  anonimo
4 anni fa

Domanda legittima, ma quando ho inziato si guadagnava di più a fare il gestore che l’impiegato e a me questo lavoro piac…eva.

Antonio
Antonio
4 anni fa

….non hanno accettato neanche i 27,5€ / MC come per EG?…..

anonimo
anonimo
Rispondi a  Antonio
4 anni fa

no se devono fare utili non danno niente a nessuno comunque se mandiamo disdette a nastro cosa vendono?

Giovanni Ruiu
Giovanni Ruiu
4 anni fa

Questo lavoro per me e’ diventato inutile.. Costi esorbitanti.. Margini ridicoli.. Se sono un imprenditore devo avere potere decisionale!! Qui invece siamo imprenditori solo sulla carta.. E guadagnamo meno di un dipendente.. Ma vaff.. Da quando sono diventato IP; è peggio che viaggiare di notte a fari spenti.. IP non vuole piu’ gestioni dirette.. E ti credo!! Cercano di convincerci che noi gestori siamo importanti; cosi’ facendo ci spremono ancora per un po’ di anni (a dire il vero ci hanno gia’ spremuti; ora ci usano come scorza di limone… Loro grattuggiano anche quella.. ).Dopo di che’; ci daranno un bel calcio nel culo..Poveri noi.. Penso di dare la disdetta.. Qui mi sto’ rovinando..

anonimo
anonimo
Rispondi a  Giovanni Ruiu
4 anni fa

infatti la ip non è che non vuole gestioni dirette è che economicamente non è in grado di mantenersele,così rispondo anche al rag.,e se solo una parte da la disdetta x la ip inizia la disfatta.

Rag.
Rag.
Rispondi a  anonimo
4 anni fa

Guarda che le stanno già dando in tanti. Chi fa i conti provvede subito, non aspetta di mangiarsi la casa.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Rag.
4 anni fa

infatti io al 31/12/19 chiudo e sono sicuro che la ip ha in mano una bella gatta….con tanti gattini

Rosario
Rosario
4 anni fa

Una settimana sciopero eliminando servito, buoni aziendali, carte di credito e Fuel cards, punti promozioni, no fattura elettronica, luci notturne spente……

Antonio
Antonio
4 anni fa

per la protesta cosa proporrete? Spegnere le luci? Un giorno? Solo Self? O cosa?

Alex
Alex
4 anni fa

Dai rinnovi degli ultimi contratti sono passati 5 anni,
sono stati rinnovati 3 anni circa dopo la scadenza perché le compagnie recitando i soliti vittimismi di mercato hanno prolungato i tempi di rinnovo di 3 anni,
mentre il mondo e il mercato continuava il suo percorso senza fermarsi a vedere le lacrime delle compagnie.
Il rinnovo è stato fatto con una solidarietà per aiutare le compagnie a superare la crisi.
Quindi oltre ad aver perso 3 anni di aumento dobbiamo aggiungere una perdita di margine che ci ha catapultato da una gara x far quadrare i conti ad una gara per vendere quello che avevamo nella speranza di un eminente futuro migliore.
Nel frattempo gli eventi hanno dimostrato che le compagnie hanno rubato il sudore dei gestori x dare i dividendi hai propri azionisti.
Il contratto in questione era un contratto di solidarietà che aveva una durata di 2 anni con scadenza nel 2016.
Oggi siamo nel 2019, 3 anni dopo,
mi chiedo quanto dura questa solidarietà ???
In altre parole stiamo lavorando con un accordo del 2009 che abbiamo rinnovato nel 2014 con uno di solidarietà (lo abbiamo peggiorato).
In questi 10 anni abbiamo subito la concorrenza leale o sleale delle pompe bianche,
i nostri volumi si sono più che dimezzati,
il nostro margine è diminuito più del 35% mentre tutto continuava ad aumentare,
sono nate nuove tasse, altri oneri e noi stiamo ancora a sentire le cazzate delle compagnie ??
L’ultimo arrivato della compagnia gira con un auto a noleggio che mensilmente costa più di quanto incassa un gestore come utile.
Le commissioni delle carte aziendali ( il denaro che il gestore presta al azienda per far andare a spasso i suoi clienti) sono il 27% del margine del gestore.
In altre parole x restituirti il denaro che gli presti ti fanno pagare un pizzo quantificato quasi come un terzo del valore di tutto l’operato del gestore.
Da tutto questo dobbiamo concludere che oramai la solidarietà non serve più perché abbiamo già rubato abbastanza ai poveri x dare i dividenti ai ricchi,.
Quindi bisogna annullare l’ultimo contratto rinnovato perché non ha più motivo di esistere e partendo dal contratto precedente, più redditizio del 35% bisogna valutare tutti gli anni di mancato rinnovo e pianificare una richiesta redditizia x il gestore in funzione delle sue mansioni.
Se ci sono 8000 impianti da chiudere, il problema non è il nostro, noi non siamo i proprietari.
Se c’è la più grande evasione fiscale, il problema non è nostro, noi viviamo sulla strada tutti i giorni, possono venire a controllarci quando vogliono, anzi, noi onesti subiamo la persecuzione di 7 organi di controllo tutti i giorni.
Tutto questo accanimento contro i gestori mi sembra più un fumo x nascondere altri malesseri.

gioeni
gioeni
4 anni fa

c’è qualche sindacalista all’ ascolto…?
ma cosa aspettiamo a far SCIOPERO? dobbiamo chiudere gli impianti e fermare, tutti però.
senza se e senza ma!!!

Timpani
Timpani
Rispondi a  gioeni
4 anni fa

Ecco, il`punto è proprio questo. Lo sciopero inteso come chiusura totale dell’impianto per alcuni giorni è fattibile ? E’ ancora uno strumento di lotta e di pressione concreto ? O in un settore che é ormai di business finanziario sarebbe opportuno individuare altre forme piu incisive ? Se quei gestori che rimangono , al netto delle gestioni dirette o di quelli che trovano milioni di alibi , aderissero ad uno sciopero nazionale compatto, questo significherebbe che questa forma di lotta è incisiva. Ma per protesta non certo per colpire le finanze delle compagnie o dei nuovi retisti sorretti da banche o fondi di investimento.

Alex
Alex
Rispondi a  Timpani
4 anni fa

Concordo pienamente

pippo
pippo
Rispondi a  Alex
4 anni fa

Mi scusi ,ma se lo sciopero non serve ,perche Lo proponete ? quali potrebbero essere le alternative ? grazie

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Lo sciopero puo’ servire come dicevo prima per avere clamore. Ma se pensiamo di colpire una azienda che ha una strategia finanziaria ci sono altri modi.Cosa impedisce ad una societa di raccogliere denaro liquido ogni giorno ? Dove è che il.meccanismo finanziario si inceppa ? È la’ che dobbiamo trovare le nuove armi della protesta.

Mauro
Mauro
Rispondi a  Timpani
4 anni fa

Commenta…Cosa ci può essere di più efficiente di uno sciopero ad oltranza per colpirli finanziariamente ? è non mi si venga a dire che non si può fare.

Timpani
Timpani
Rispondi a  Mauro
4 anni fa

Io non te lo vengo a dire certamente. Ti vengo a dire solo tre cose. Primo non possiamo fare sciopero – nel senso di chiusura totale dell’impianto – per piu’ di 72.ore pena sanzioni ingenti. Due: o gestori Ip potrebbero non resistere a lungo chiusi. Terzo appunto deve essere di “colore” Ip e non generale per colpire l’azienda. Se i gestori ce la fanno a sostenere almeno tre giorni, sarebbe già un gran risultato. Basta che il giorno dopo non si chieda al solito ” che abbiamo ottenuto ? ” perché la battaglia e’ lunga

anonimo
anonimo
Rispondi a  Timpani
4 anni fa

ma che sanzioni vuoi che ci facciano si chiude si dice che è x ferie o si presenta un certificato medico oppure si dice non ho più soldi x pagare i prodotti-

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  anonimo
4 anni fa

allora non bisogna proclamare lo sciopero. In caso di superamento delle 72 ore le sanzioni canno da 2.500 per i partecipanti e oltre 50 mila per gli organizzatori.

anonimo
anonimo
Rispondi a  Roberto Timpani
4 anni fa

scusa se 1 è ammalato oppure mette il s.service,dove la ip ha lo sconto,e toglie il servito?scusa non si voleva fare uno sciopero togliendo il servito così lo sconto ce lo metteva la ip e non l utente potrebbe essere un modo di colpirli finanziariamente e questo timpani l avevi detto tu.

Mauro
Mauro
Rispondi a  Timpani
4 anni fa

Commenta…Quel che dici è tutto vero, ma qui si tratta di sopravvivenza, da noi si dice ho andiamo a a ROMA con la carrozza o a PALERMO con le catene

anonimo
anonimo
Rispondi a  Timpani
4 anni fa

infatti la ip lascia le gestioni dirette x cercare gestori evidentemente a gestirsi gli impianti i conti non tornano se in un numero considerevole minacciamo di lasciare gli impianti credo che x la ip sarebbero grossi problemi

pippo
pippo
Rispondi a  Timpani
4 anni fa

Scusi la mia ignoranza
Se domani tutti (magari) i p v IP chiudessero per sciopero ad oltranza ,possono farlo visto che il servizio di pubblica utilita è svolto dalle altre compagnie ,non si inceppa la raccolta liquido pronto cassa ?non ci sono al momento altre forme di lotta legale ,.Diamo fuoco ai p vendita ?questo sarebbe illegale

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Ho risposto sotto

gabriele collaviti
gabriele collaviti
Rispondi a  gioeni
4 anni fa

si ma almeno una settimana self compreso;ma tutti!!!!!!

Kazunori
Kazunori
4 anni fa

Certo certo …alla ripresa dei lavori etc etc etc zzzzzzzzzzzzz

gabriele collaviti
gabriele collaviti
4 anni fa

basta sabb gli impianti!!! un filo qua un filo la!!!!:D

Roberto
Roberto
4 anni fa

Io onestamente credo che la chiusura sia l’ulteriore sacrificio di pochi e non abbastanza incisiva per una società di tali dimensioni .
Niente servito,richiesta di disdetta unanime della campagna promozionale e vendita esclusiva in contanti e carte bancarie con il totale blocco di tutti i pagamenti societari ( voglio vedere come gestiscono il disservizio con l’appalto consip) tutto questo ad oltranza . Vedete come abbassano la cresta e ci vengono a chiedere un accordo fino a casa
Ma il problema è sempre lo stesso …. noi gestori sapremo fare lavoro di squadra?