Crisi di Suez: L’Europa si prepara alla carenza di diesel

La crisi che si sta sviluppando nel Mar Rosso a causa degli attacchi alle navi minaccia di lasciare l’Europa a corto di diesel nelle prossime settimane. Le importazioni del carburante, vitale per i trasporti pesanti, l’agricoltura e l’industria, potrebbero crollare drasticamente, mettendo a rischio la stabilità economica e sociale del continente.

Secondo un articolo di Sissi Bellomo su Il Sole 24ORE, la situazione è diventata critica a seguito degli attacchi alle navi nel Mar Rosso, che hanno costretto molte navi, inclusi trasportatori di gasolio, a evitare la zona. L’Europa, che dipende per oltre il 40% dalle forniture di diesel attraverso il canale di Suez, potrebbe subire pesanti ripercussioni a causa di questa interruzione nelle rotte di rifornimento.

Le principali società di trasporto di combustibili prevedono un calo significativo delle forniture di diesel verso l’Europa nelle prime settimane di febbraio. Questo avrà un impatto diretto sui prezzi del carburante, che sono già ai massimi degli ultimi tre mesi sui mercati all’ingrosso. Il rally dei prezzi potrebbe proseguire, generando ulteriori preoccupazioni per l’inflazione e la stabilità sociale.

La situazione è aggravata dalla stagione delle manutenzioni nelle raffinerie, che ha già comportato la chiusura temporanea di alcune importanti strutture in Europa, tra cui la raffineria Shell di Pernis nei Paesi Bassi e quella di ExxonMobil a Rotterdam. Questi fattori, uniti alla riduzione delle rotte di rifornimento a causa della crisi nel Mar Rosso, stanno creando un quadro poco confortante per l’approvvigionamento di diesel nel continente europeo.

Sebbene non ci siano previsioni di carenze immediate di diesel, l’Europa potrebbe dover rivedere le proprie rotte di approvvigionamento e aumentare la dipendenza dalle forniture statunitensi, che già da mesi stanno crescendo nel continente. Tuttavia, questa dipendenza dagli Stati Uniti potrebbe comportare ulteriori sfide geopolitiche ed economiche per l’Europa.

La crisi di Suez rappresenta una seria minaccia per l’approvvigionamento di diesel in Europa che si sta già riflettendo sui prezzi al dettaglio che sono tornati inesorabilmente a crescere. La speranza è che la comunità internazionale affronti con urgenza questa sfida per trovare soluzioni collaborative e garantire la stabilità e la sicurezza energetica del continente europeo. 

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Pippo
Pippo
2 mesi fa

Ogni scusa è buona per aumentare il prezzo del carburante!! Solo i gestori sono legati mani e piedi per loro che vendano meno e che le spese siano aumentate non frega nulla a nessuno e la vergogna è che a nessuno interessa.interessa la transizione ecologica, il cartello, i tavoli del piffero!!Tanto i piccioli lì mettiamo noi