Staffetta Quotidiana - La conferenza stampa del procuratore Carlo Nordio e degli investigatori sull'operazione partita ieri da Mestre. "Fondamentale la dichiarazione trimestrale Iva
“Un'operazione molto complessa iniziata più di due anni fa e condotta molto brillantemente dalla Guardia di Finanza, cui faccio i miei complimenti. Un'operazione senza misure “cruente”, senza arresti.
Non abbiamo fatto operazioni spettacolari e cruente con arresti perché penso che sia più importante prevenire e interrompere che punire. E soprattutto recuperare gettito. E non esistono mesi di prigione che consentano questo recupero”. Così il capo della Procura di Venezia, Carlo Nordio, ha descritto ieri in conferenza stampa l'operazione di polizia che ha visto cento militari della Guardia di Finanza notificare sequestri e avvisi di garanzia un po' in tutta Italia per le ipotesi di reato di ricettazione, omessa dichiarazione Iva, false dichiarazioni.
“In sostanza – ha detto Nordio – si tratta di un traffico di prodotti petroliferi venduti sottocosto attraverso una serie di illeciti. Abbiamo condotto azioni nei confronti di operatori che hanno acquistato sottocosto alterando la lealtà concorrenziale. Mentre ce ne sono altri, di cui abbiamo avuto verbali di testimonianza, che si sono rifiutati di farlo. Si tratta di traffici colossali. Siamo intervenuti per interromperli perché vanno avanti da molto tempo. Ci sono soggetti indagati nell'ambito di questa operazione che continuano a farlo. Si tratta di un'evasione tributaria grandissima. Quando sarà quantificata compiutamente il termine colossale risulterà il più adatto. Ed è solo l'inizio. È solo la punta di un iceberg che non potevamo permetterci di scoprire completamente, per evitare che scadessero i termini per le indagini”.
Un ruolo fondamentale per il successo dell'indagine lo hanno avuto le novità in materia di comunicazioni Iva introdotte con il decreto fiscale di fine anno.
“La dichiarazione trimestrale Iva – ha detto il generale di brigata Alberto Reda – è servita a rintracciare il prima possibile questi frodatori. Riducendo il termine di comunicazione a tre mesi, per loro diventa tutto molto più difficile”.
“C'era un vuoto o quantomeno uno iato normativo – ha precisato Nordio – che consentiva a questi soggetti di essere esentati dalla responsabilità penale fino al momento in cui avveniva la dichiarazione”.
Secondo il tenente colonnello Salvatore Mottola, comandante del II Gruppo tutela entrate del nucleo polizia tributaria, “questi soggetto sono criminali prestati al settore dei carburanti. Che usano le partite Iva come bancomat. Se qualcuno riceve un'offerta da operatori nuovi del settore, sconosciuti, con prezzi sensibilmente più bassi del mercato, non può che pensare che quel prodotto provenga da reati”.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
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"Non abbiamo fatto operazioni spettacolari e cruente con arresti perché penso che sia più importante prevenire e interrompere che punire. E soprattutto recuperare gettito. E non esistono mesi di prigione che consentano questo recupero"... mai letta una cretinata più grossa di questa... allora chiudiamo le carceri e mettiamo fuori chi ha ammazzato, tanto in vita non ritorna più nessuno... povera italia,,, questa è la più grossa istigazione a delinquere che abbia mai letto in vita mia...