Torna il caro carburanti, benzina ai massimi degli ultimi sei mesi

Il problema del caro carburanti torna a dominare le prime pagine dei giornali, con la benzina che raggiunge i massimi livelli degli ultimi sei mesi. Questo nuovo picco è principalmente attribuito all’aumento dei prezzi del petrolio registrato nei giorni scorsi, anche se le quotazioni attuali evidenziano una lieve diminuzione.

Le conseguenze di questa situazione si ripercuotono, come sempre, su diverse associazioni e settori economici.

Coldiretti mette in evidenza le gravi conseguenze dei rincari sui costi dell’intero sistema agroalimentare, dove i costi della logistica rappresentano circa un terzo dei costi totali per frutta e verdura. Questo scenario aggrava il deficit competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali, con il costo medio chilometrico per il trasporto pesante che supera quello di paesi come la Francia e la Germania.

Assoutenti denuncia il superamento della soglia psicologica dei 2,5 euro al litro per la benzina al servito in autostrada. Secondo il presidente Gabriele Melluso, diversi tratti autostradali vedono la benzina venduta a prezzi superiori a 2,4 euro al litro, con possibili ripercussioni sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, inclusi gli alimentari.

Il Codacons ha calcolato che, a causa dei continui aumenti dei prezzi dei carburanti, oggi un pieno di benzina costa oltre 7 euro in più rispetto all’inizio dell’anno. L’associazione evidenzia un aumento del 8,3% per un litro di benzina in modalità self rispetto alla fine del 2023, con un impatto annuale di circa 176 euro per automobilista, considerando due pieni al mese. Questi aumenti si presentano proprio in vista delle prossime festività, mettendo a dura prova chi si appresta a viaggiare in auto durante i ponti del 25 aprile e del 1 maggio.

L’osservatorio nazionale di Federconsumatori solleva il sospetto di speculazione sui prezzi dei carburanti. Considerando l’andamento del costo del petrolio e del cambio tra euro e dollaro, la benzina registra un sovrapprezzo di 6 centesimi al litro, mentre per il gasolio si arriva addirittura a 9 centesimi al litro.

E l’Adoc osserva che tutto ciò accentua il disagio sociale e chiede interventi più incisivi da parte del governo.

Infine, l’opposizione con il Pd scende subito in campo facendo pressing e chiedendo alla premier Giorgia Meloni di tagliare subito le accise mentre Italia Viva ironizza su “quanto siano serviti gli ultimi provvedimenti dell’esecutivo”.

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