Bocciata la proposta Italiana su Emissioni di CO2 dei Veicoli Pesanti

Il Ministro Pichetto manifesta preoccupazione per il bilanciamento della proposta di compromesso sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti

In occasione della sessione del Consiglio Ambiente tenutasi a Lussemburgo, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano, Gilberto Pichetto, ha espresso profondo rammarico e preoccupazione in merito all’andamento delle negoziazioni relative al regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti.

Il Ministro italiano ha evidenziato la sua contrarietà riguardo al testo di compromesso proposto dalla presidenza spagnola, ritenendo che esso sia fortemente sbilanciato verso specifiche istanze. Pichetto ha ricordato che l’Italia aveva presentato una proposta volta a includere il contributo dei carburanti a zero o basse emissioni all’interno del regolamento (CCF), offrendo una flessibilità che potesse mitigare l’impatto sociale ed economico e agevolare il settore durante la transizione, senza compromettere l’obiettivo di promuovere l’adozione di tecnologie più efficienti dal punto di vista delle emissioni.

Il Ministro ha chiarito che l’intenzione non è affatto di indebolire l’ambizione del Regolamento, bensì di facilitare la decarbonizzazione del settore. Nel nuovo testo di compromesso proposto, Pichetto ha sottolineato che si potrebbero verificare profonde distorsioni del mercato, sottolineando che attualmente mancano le condizioni ottimali, specialmente in termini di sviluppo delle infrastrutture e aumento dei costi per l’acquisto di veicoli a zero emissioni, per raggiungere gli obiettivi di riduzione.

Il Ministro ha concluso sottolineando che l’Italia è disponibile a lavorare in modo costruttivo sul testo, cercando un compromesso solido e condiviso da tutti gli Stati membri. Ha proposto di limitare l’applicazione del meccanismo CCF solo al periodo di transizione, fino al 2036, cercando così un approccio che tenga conto delle sfide e delle esigenze attuali e future del settore automobilistico.

L’Italia rimane dunque in prima linea nella ricerca di una soluzione equa e sostenibile per la questione delle emissioni di CO2 nel settore dei veicoli pesanti, lavorando per promuovere una transizione efficace verso tecnologie più sostenibili e a basse emissioni.

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