Bitonci: “Chiudere il 50% dei distributori in Italia per risparmiare sui costi”

Il sottosegretario leghista al ministero delle Imprese e Made in Italy, Stefano Bitonci, in un’intervista rilasciata al giornale l’Arena, ha delineato i piani del governo per la Legge di Bilancio 2024. Tra le priorità che Bitonci ha individuato, figurano la famiglia e la lotta alla denatalità. Tuttavia, una delle proposte più sorprendenti è quella di chiudere almeno il 50% dei distributori di carburante in Italia.

Peri Bitonci “Tagliare l’Iva e le accise non sempre funziona, perché il prezzo finale dei carburanti è legato alle quotazioni del petrolio e un eventuale piccolo taglio delle accise potrebbe essere vanificato da questi aumenti.”

Tuttavia, la proposta più controversa riguarda i distributori di carburante. Bitonci ha affermato che a settembre verrà presentato un disegno di legge per incentivare la chiusura o la riconversione dei distributori. L’obiettivo è di ridurre il numero dei distributori in Italia del 50%, portandolo in linea con la media dell’Unione Europea. Bitonci sostiene che questa mossa potrebbe portare a significative economie sui costi.

Bitonci ha affermato che la manovra richiederà circa trenta miliardi di euro, un terzo dei quali sarà destinato al rifinanziamento del taglio del cuneo contributivo. Altri due miliardi saranno utilizzati per finanziare benefit e detassazione dei premi di produttività. Inoltre, è previsto un primo taglio dell’IRPEF per le fasce più deboli.

Relativamente alla denatalità, Bitonci ha sottolineato l’importanza di fornire sostegni e servizi alle madri lavoratrici, ma ha sostenuto che è necessario un aiuto fiscale immediato. Questo includerà un aumento del livello di detrazione per i figli a carico e un potenziamento dell’assegno unico universale.

Le risorse per la Manovra arriveranno soprattutto dall’introduzione di una tassazione sugli extraprofitti delle banche. Questo, secondo Bitonci, colpirà le banche che hanno aumentato i tassi sui mutui senza remunerare adeguatamente i loro correntisti. Questa mossa dovrebbe contribuire a procurare i fondi necessari per la Manovra. E poi da spending review, cancellazione di bonus e detrazioni.

In ultima analisi, le proposte di Bitonci delineano un quadro di riforme fiscali e tagli volti a mettere più soldi nelle tasche delle famiglie italiane. Tuttavia, resta da vedere se misure come la chiusura dei distributori di carburante saranno utili e se produrranno i risparmi previsti ed in tempi brevi visto l’enorme difficoltà di reperire le risorse per eventuali bonifiche dai costi attualmente proibitivi.

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oleoblitz
oleoblitz
7 mesi fa

magari…sono anni che vado dicendo chiudere immediatamente 8000/10000 impianti, iniziamo quelli ghost, quelli in centri abitati fuori legge, quelli non più a norma di sicurezza….

Max
Max
Rispondi a  oleoblitz
7 mesi fa

Oleoblitz ti faccio una domanda, siamo sicuri che si ridurranno i costi o che (come ormai sappiamo perfettamente) questi costi ridotti non si trasformino in ulteriori margini per i proprietari degli impianti?

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  Max
7 mesi fa

caro Max hai ragione …..ma il mio ragionamento è diverso ?! meno impianti più venduto …qualcuno di noi jn base alla zona dove si trova..si troverà più gente nel suo piazzale o no??????? comunque non chiuderà nessuno tengono in piedi anche i cadaveri…..

Gianni
Gianni
7 mesi fa

E’ lecito essere preoccupati per il taglio di bonus e detrazioni??? La nostra categoria potrebbe vedersi tagliato il Bonus fiscale o quello per le commissioni???

Gianni
Gianni
7 mesi fa

Forse bisognerebbe tagliare il 50% di questa classe politica dirigente. Bitonci magari potrebbe spiegare con quali criteri, se è lecito chiudere un impianto che magari seppur piccolo permette al suo gestore di vivere e dove pensa di trovare i soldi (che non si pensi di fare un altro fondo pagato da noi benzinai). Incentivare un taglio del 50% degli impianti avrebbe un costo a mio avviso non sostenibile se pensiamo che chiudere un distributore comporterà anche alti costi di bonifica. O forse Bitonci ha la sindrome d’Urso e pensa di mandare al 50% dei gestori (scelti a sua simpatia) un SMS con su scritto ” levatevi dal c***o e la vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”
Poi mi immagino che gli impianti rimasti fuori dal taglio permetteranno alla benzina di tornare ad 1€ al litro.
Bravo Bitonci…pochi sono gli oltre 20.000€ al mese che noi contribuenti ti diamo. La tua genialità meriterebbe molto di più

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  Gianni
7 mesi fa

Sarebbe interessante sapere con quali sistemi riescono a sopravvivere gestori da 500.kl l’anno. Comunque basterebbe una legge che individuasse gli impianti da smantellare e fissasse l’operazione al momento del pensionamento del gestore, senza possibilità di cambi di gestione o societari. Lentamente, ma costantemente, gli impianti comincerebbero a sparire.

stefano
stefano
7 mesi fa

INCENTIVI ? ANCORA STA SOLFA ? TUTTI SANNO CHE SENZA OBBLIGO NON CHIUDE NESSUNO , LA SOLITA ARIA FRITTA.

Sal
Sal
7 mesi fa

Sarebbe interessante conoscere quale tesi sottostà al fatto che riducendo l’offerta i prezzi scendono.Hanni cambiato il paradigma e non me ne sono accorto? Se l’offerta supera la domanda, i prezzi scendono. Nel peggiore dei casi le aziende hanno difficoltà a vendere i loro prodotti e servizi in modo redditizio. Al contrario, un’offerta troppo bassa fa aumentare i prezzi e i consumatori non possono più permettersi il prodotto desiderato. Tagliando il 50% dei punti vendita gli altri come faranno a fare fronte anche logisticamente ad un aumento di vendite del 100% a parità di parco circolante???? Ma siamo al ridicolo?

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  Sal
7 mesi fa

Mantenere in piedi impianti improduttivi e’ un costo per tutta la filiera, non mi sembra difficile da capire.
Semmai il problema sarebbe quello di verificare che i benefici derivanti dall’ottimizzazione del numero di impianti finissero in tasca ai clienti e non alle compagnie petrolifere.

Sal
Sal
Rispondi a  Gestore stufo
6 mesi fa

Ma quando mai? forse che in tutti i paesi europei avanzati come Francia e Germania dove ci sono la metà dei famosi PV italiani costa meno? scontrino alla mano, vengo da ferie fatte in Francia in Costa Azzurra nei supermercati meno mediamente la Super 95 costava a ferragosto 1,95-1,99 e gasolio 1,82-1,87 …ad Avignone uguale, ed in Alsazia e quindi a Rust (Germania) +/- la stessa cosa…perciò quali benefici ci sono? E scrivo oramai di impianti completamente ghost… Per il gestore italiano e per il cliente italiano vorrei sapere la tua famosa filiera cosa gli comporterà in benefici…Ricordo a suffragio di quello che ho scritto che il ministro Urso ha dichiarato che il costo industriale in Italia è il più basso mi pare…indi per cui…sognare di raddoppiare i litri con la stessa logistica attuale, è la solita minestra…sperare che il collega vicino lo facciano chiudere per qualche litro in più. Ma dove vogliamo andare con questi ragionamenti senza senso?

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  Sal
6 mesi fa

Se dimezzi i punti vendita e raddoppi i litri erogati procapite, la logistica attuale avanza. Le botti farebbero solo consegne serie e la smetterebbero di andare a spasso per consegnare 1+1 come accade ora. meno viaggi, meno rischi,meno inquinamento e meno spese. Se sei stato in Francia e Germania avrai visto che l’affollamento di impianti italiano non ha eguali, non solo in Europa, ma anche nel mondo. L’analisi dei prezzi di vendita è qualcosa di un pelino più sofisticato che guardare lo scontrino che hai in mano ed ho già scritto che bisognerebbe vigilare per far sì che i benefici della razionalizzazione non vadano in tasca ai soli noti.

Sal
Sal
Rispondi a  Gestore stufo
6 mesi fa

Vigila, vigila mi raccomando.

pippo
pippo
7 mesi fa

Speriamo che le domande che si pongono i gestori ,se le ponga anche il sindacato , Si deve aspettare che si faccia una legge sulla riforma dei P V e sul ruolo del gestore per poi ,a babbo morto, iniziare una lotta fatta di ricorsi ,critiche e pensieri sul governo brutto ,sporco e cattivo ? non sarebbe meglio affrontare il problema prima ,con proposte e ricette dettate dal sindacato ? Ci ricordiamo la fine fatta dalla risoluzione DE TOMA ?

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
6 mesi fa

La proposta del Sindacato , organica e completa , è stata inviata ufficialmente al Governo molti mesi fa’. Mi pare di averlo già scritto su questo forum . Una sintesi si tale proposta ( su illegalità fiscale e contrattuale, contrattazione , figura centrale del gestore , chiusura di punti vendita ed autostrade etcc..) è comunque girata agli iscritti e a coloro che ne hanno fatto richiesta . Il governo sostiene che molti aspetti di tale proposta saranno contenuti nel disegno di legge che a settembre ci verrà presentato ed avrà il suo regolare corso parlamentare . Ove necessario , ciò che non sarà nell’interesse della Categoria dovrà essere avversato tenacemente con qualsiasi forma di contrasto e di lotta .

stefano
stefano
Rispondi a  Timpani
6 mesi fa

Buongiorno,Sig. Timpani risposta esaustiva e focale.Grazie per la continua attenzione alla categoria.

pippo
pippo
Rispondi a  Timpani
6 mesi fa

GRAZIE DELLA RISPOSTA ,MAGARI VISTA L ATTUALITA LA RIPUBBLICATE

Timpani
Timpani
Rispondi a  pippo
6 mesi fa

Scrivi al mio indirizzo, ti fai riconoscere e ti mando il testo completo .

pippo
pippo
Rispondi a  Timpani
6 mesi fa

IL TESTO DELLE RICHIESTE SINDACALI ,DOVREBBE ESSERE A DISPOSIZIONE DI TUTTI I GESTORI ,COSI COME I CONTRATTI CON LE COMPAGNIE DELLE VARIE SIGLE E NON SU RICHIESTA SCRITTA ,PERCHE QUANDO ANDATE A “ROMA ” ANDATE A NOME E PER CONTO DI TUTTI I GESTORI ,GIUSTAMENTE ,E I GESTORI ANCHE QUELLI NON ISCRITTI ,SUBISCONO LE VS DECISIONI .PERTANTO DOVREBBERO ESSERE INFORMATI SARA MIA CURA CERCARE IL SUO INDIRIZZO GRAZIE

DIEGO
DIEGO
6 mesi fa

Salve a tutti, sicuramente chiederanno il versamento alla cassa per pagare eventuali uscite di gestori e per le bonifiche, con un DL obbligandoci così al versamento come l’ultima volta qualche anno fa. Non si può pensare diversamente vista la situazione economica nazionale, e per lo stesso motivo attenzione alla prossima finanziaria che sarà approvata come sempre 1 minuto prima della mezzanotte che magari prevederà la riduzione di bonus e agevolazioni, tra cui il ns. bonus e il 50% sulle commissioni bancarie.

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  DIEGO
6 mesi fa

Speriamo, così magari è la volta che ci svegliamo
E’ assurdo avere l’obbligo di accettare le carte con i nostri margini ridicoli che, come se non bastasse, creano ulteriore esposizione finanziaria visto che le carte fatte al venerdì le incassiamo lunedì sera.

ant
ant
Rispondi a  Gestore stufo
6 mesi fa

Noi dobbiamo combattere per i nostri interessi,perche’ i soliti noti non hanno problemi,se ne infischiano

DIEGO
DIEGO
6 mesi fa

……………1 minuto prima della mezzanotte del 31/12

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  DIEGO
6 mesi fa

SECONDO IL MIO MODESTO PARERE LE COMPAGNIE GLI IMPIANTI NON NE CHIUDONO NEANCHE UNO, A LORO SE IL GESTORE NON RIESCE A SOPRAVIVERE ASPENTANO SOLO CHE GLI CONSEGNI LE CHIAVI, E LI PASSANO IN SELF TANTO IL LORO TORNACONTO GLI RIMANE, DALTRONDE E QUELLO CHE FANNO TUTTORA!!!!!!!